Porto dalla nascita un difetto all’occhio sinistro, che mi ha abituato a vedere le cose come si vedono all’interno di un caleidoscopio in cui forme, colori, sfumature e combinazioni si creano e si modificano, per poi autodistruggersi.
Ho dovuto imparare a convivere con la mia persiana rotta come avrebbe potuto fare un bambino, bendato come lo ero io, che gioca a fare il pirata. Ma per me era un gioco, si trattava di isolamento, solitudine, speranza, dedizione.
Un occhio, quello destro, ben aperto, che vede e cerca le risposte dal mondo esterno.
Un occhio, quello sinistro, semichiuso, che scruta l’interno.
Questa è la mia immagine e forse è vero quello che si dice, che tutto dipende dalla faccia che ti ritrovi.
Il difetto alla vista mi ha reso più sensibile ai suoni e ai rumori.
Ho imparato ad ascoltare le strade, gli alberi, le grida dell’animo e le voci dell’umanità.
Alzo la persiana, guardo fuori e mi chiedo: se io fossi un extraterrestre, come descriverei la terra?
Se mi sollevo idealmente in aria e guardo in basso, vedo tanti individui isolati gli uni dagli altri, occupati a riempirsi la vita di sensazioni vuote. Vedo chi si accorge di non avere più nulla da stringere tra le mani e chi ha perso il cuore per riuscire a cogliere un vero sentimento. Vedo un mondo pieno di plastica e al suo interno la musica, anch’essa preconfezionata e servita al pubblico come in un fast-food.
Poi abbasso la persiana e sono solo. Sento rumori, tanti rumori. Mi chiudo in studio, divento serio e compongo. Voglio allontanare tutto questo frastuono dalla mia testa.
Penso che l'aspetto più importante della musica sia quello di offrire un’alternativa.
La musica è una via d'uscita, perché esprime la visione di entrambi gli occhi.
Guardare attraverso una persiana rotta allunga il tuo sguardo perché, prima di sollevarla, devi spalancare le tue finestre.
Thomas Edward Yorke (Wellingborough, 7 ottobre 1968) è un musicista e cantante britannico, voce solista dello storico gruppo musicale dei Radiohead e del più recente Atoms for Peace. I testi delle sue canzoni sono generalmente ermetici e le tematiche ricorrenti riguardano l'alienazione dell'uomo moderno, l'omologazione, il potere e gli squilibri del mercato, l'invasione della tecnologia, la guerra e l'amore. È attivamente impegnato in campagne sociali e ambientali. La continua ricerca di sé stesso e di nuove forme espressive è una costante che porta Yorke ad allontanarsi per scelta dalle major discografiche scegliendo canali alternativi per la produzione e la distribuzione della sua musica: produzione indipendente, autopromozione in rete e distribuzione digitale.